È tra gli sport più seguiti al mondo, ma inizialmente era solo un passatempo per i nobili.
Stiamo parlando, come è facile intuire, del tennis. La disciplina è stata introdotta nel Medioevo, restando in voga per tutto il periodo del Rinascimento, quando veniva praticata nelle corti.
A giocarvi furono nobili e monarchi, pensatori e persino artisti che godevano della protezione delle famiglie più importanti d’Europa. Tra questi pare che ci fosse persino i celebre pittore Caravaggio.
Ma come nasce esattamente il tennis? Ripercorriamo insieme l’introduzione, l’evoluzione e la diffusione a livello internazionale di questa disciplina sportiva nobile e avvincente.
La nascita dello sport: dalla pallacorda al tennis
Secondo diverse fonti storiche, il tennis discende direttamente dal gioco della pallacorda. Si tratta di un’attività molto in voga nel periodo medievale, che prevedeva il lancio di una pallina tra due giocatori, divisi da una corda tesa.
Inizialmente la palla veniva lanciata utilizzando la mano aperta e il gioco veniva chiamato “jeu de paume” (letteralmente gioco di palmo). Solo in un secondo momento si passò all’utilizzo di un apposito guanto per lanciare la palla, fino ad arrivare all’uso della racchetta.

Questo ultimo step è stato introdotto intorno al ‘500 e da allora lo sport divenne sempre più diffuso nelle corti europee e non solo, tanto che prese il nome di Royal Tennis. Negli Stati Uniti era conosciuto come Court Tennis e nella versione americana lo sport veniva praticato al chiuso, in stanze con pavimenti in parquet.
In ogni caso, la rapida diffusione della disciplina portò alla ribalta un numero notevole di giocatori molto abili, che dettero pubblicamente sfoggio delle proprie abilità attirando una ricca schiera di tifosi che si accalcavano nei campi da gioco dei palazzi di nobili e reali.
Il nome “tennis” deriva dall’estrema popolarità che il gioco acquisì nella corte francese e in quella italiana, per poi diffondersi anche in Gran Bretagna e nelle colonie. In particolare, i giocatori francesi usavano tirare la palla gridando “tenez”, che nella loro lingua significa “tenete”.
Tuttavia la pronuncia di questo termine da parte dei giocatori di altre nazionalità non suonava allo stesso modo. Gli inglesi tendevano infatti a dire “tennis”. Deriva da qui il nome che accompagna la disciplina fino ai giorni nostri.
Lo sviluppo della disciplina: come nasce il Lawn Tennis
Il tennis nelle sue versioni più embrionali si diffuse nelle grandi corti europee a partire dal 1100. Nel 1700 era ormai conosciuto e praticato non solo in Gran Bretagna, Francia e Italia, ma anche in Spagna e nell’Impero Austro-Ungarico.
Tuttavia la definizione dello sport come lo conosciamo oggi si ha solo nella seconda metà del 1800, per la precisione nel 1874. È in quest’anno che Walter Clopton Wingfield, maggiore dell’esercito britannico, mette a punto uno sport simile in tutto e per tutto a quello che viene praticato oggi.
Questa nuova versione viene chiamata lawn tennis, ovvero tennis da prato, perché veniva infatti giocato all’aperto su campi erbosi.

La prima parte del nome si è persa nel tempo perché il gioco ha smarrito la caratteristica di essere praticato solo su campi di questo genere. Per questa ragione è oggi conosciuto semplicemente come tennis.
In realtà, l’abbandono dei campi erbosi fu l’occasione per dare massimo impiego ad una macchina che è l’antenata degli odierni tosaerba. Si tratta di un attrezzo per rullare l’erba dei prati che venne ideato nella prima metà del 18esimo secolo da Edwin Budding e che trovò largo impiego per la cura dei campi da tennis. Complice la nascita di lì a breve dei primi circoli di tennis.
Ma a segnare un cambiamento definitivo nella storia del tennis è stata un’altra invenzione, ovvero quella di Charles Goodyear che inventò un metodo per vulcanizzare la gomma. In questo modo le palline riempite di lana e ricoperte di tessuto di canapa furono progressivamente sostituite da palline in gomma.
Le due invenzioni facilitarono indubbiamente Walter Clopton Wingfield nel suo lavoro di fissare le regole del tennis. Un compito che lo impegnò per circa tre anni, dal 1874 al 1877.

In questo periodo il tennis venne brevettato e corretto con la razionalizzazione di diverse regole che ne hanno aumentato la comprensione da parte del pubblico e hanno facilitato la nascita di tornei nazionali.
Tra le novità introdotte da Wingfield c’è l’utilizzo di racchette più leggere e con una testa più larga, per agevolare i movimenti.
I club di tennis, i campionati nazionali e i tornei internazionali
Il primo club di tennis della storia è stato il Leamington Lawn Tennis Club, fondato nel 1874 in Inghilterra. Ma ci volle poco tempo perché lo sport fosse accolto anche nei club dove si praticavano altre discipline, come accadde nel 1877 con l’All England Club di Londra.
Questo fenomeno si è esteso all’intera Europa e persino oltreoceano con una rapidità sorprendente.

La diffusione dello sport si fece sempre più importante in quegli anni, tanto che si creò una sorta di competizione tra i vari Paesi europei per vedere chi per primo sarebbe riuscito a realizzare un torneo di tennis grandioso.
E fu proprio l’All England Club a portare questa gloria alla Gran Bretagna, organizzando il Torneo di Wimbledon nel 1877.

Il vincitore della prima edizione fu Gore Spencer, che si guadagnò la vittoria piazzandosi alla rete e cercando di colpire più palle possibile. Questo metodo fu inizialmente contestato, ma già nel corso della partita si ritenne che la tecnica del giocatore fosse ammessa dalle regole dell’epoca.
Chiaramente la vittoria di Gore Spencer (riconosciuto come l’inventore della volée) ha contribuito nel tempo alla fama del torneo di Wimbledon, ma l’aspetto determinante è senza dubbio la tempistica. Essendo il primo della storia, questo torneo è ancora oggi considerato il più importante al mondo e resta un simbolo della tradizione del tennis.
Ciononostante questa non è l’unica competizione storica del mondo. Dopo l’istituzione della federazione statunitense del tennis, gli States organizzarono il primo campionato nazionale nel 1881.
La tradizione tennistica è radicata anche in Francia, dove nel 1891 si disputò il primo Championat de France. Arriva invece con un certo scarto l’Australia, che organizzò la prima competizione dell’Australiasian Championships nel 1905.

Dopo la nascita dei campionati internazionali si giunge alle competizioni tra nazioni diverse. La nascita ufficiale del primo torneo internazionale si fa risalire al 1898, quando la squadra americana di tennis volle sfidare la controparte britannica.
La sfida vide tra i protagonisti principali Dwight Filley Davis, all’epoca capitano della squadra che lanciò il guanto di sfida e giocatore da cui la competizione prese successivamente il nome, divenendo nel 1946 la Coppa Davis.
L’altra importante competizione internazionale di tennis, ossia la Fed Cup, nasce invece nel 1963. Data ni cui ricorreva il cinquantesimo anniversario della fondazione della Federazione Internazionale di Tennis. Ad oggi è il principale torneo di tennis femminile e viene disputato a squadre nazionali, esattamente come la Coppa Davis.
Se tuo figlio è amante del Tennis iscrivilo ad uno dei nostri Summer Camp che si svolgono proprio in Inghilterra dove questo sport ha visto sorgere il primo club della storia.